mercoledì 10 febbraio 2010

Esempio di costellazione.Il caso di B...


Sono presenti 6 persone.
iniziamo con la solita meditazione, premetto che 
non era ancora stato scelto l'argomento, né tanto 
meno chi dovesse scegliere la costellazione.
Finita la meditazione, chiedo a B.. se desidera fare 
la sua costellazione. 
È molto titubante, dice di avere paura, e non sa... 
poi quando le dico che non c'è problema, e di non 
forzare,perché non si sente, improvvisamente 
decide di farla.


Le faccio scegliere i rappresentanti della sua famiglia, 
uno per rappresentare suo padre, un altro per 
rappresentare sua madre, un altro ancora per la 
nonna ed uno per che rappresenti il nonno.
Infine sceglie chi dovrà rappresentare lei.
Li dispone nella stanza come "sente" in quel 
momento,poi si siede e guarda come si svolge 
il tutto.Quindi abbiamo: 
il papà, la mamma, il nonno, la nonna e lei.

Sembra tutto normale, molto uniti da come sono 
disposti,come se fosse una bella famiglia.
Inizio una serie di domande, chiedendo alla madre 
di B..Come si sente e lei mi risponde che è contenta 
ma non felice.Il padre di B.. Dice di sentire che deve 
proteggere la sua famiglia e che non può permettersi 
nessuna debolezza, che deve essere forte per loro. 

La rappresentante di B.. dice di voler stare vicina,
anzi nel mezzo dei suoi genitori, così si sente bene.
La nonna di B.... guarda da lontano e sorride, mentre 
il nonno dice di sentire che non può lasciarsi andare 
alle emozioni perché è un uomo. 

Ad un certo punto la mamma, il papà e B.. si tengono
abbracciati e girano le spalle ai nonni. Intuisco che c'è 
qualcosa che non va, che i rapporti non sono dei migliori 
tra loro. La nonna si avvicina il nonno, si sorridono 
prendendosi sottobraccio.In lontananza dicono al figlio, 
c'è stata una sua scelta allontanarsi da loro.

Avverto qualcosa di strano e decido di aggiungere una 
persona,e cioè la zia, che ha cresciuto il papà di B.. 
ma improvvisamente la mamma di B... si sente male, dice 
di allontanare quella persona e si nasconde in un angolo  
impaurita, dicendo che le manca l'aria.

Immediatamente il marito si avvicina per aiutarla, ed anche 
lui dice di avvertire negatività dalla zia e chiedendo di 
allontanarla e mettendosi davanti a lei ed alla figlia per 
proteggerle.La rappresentante di B.. si sente disorientata, 
vorrebbe andare dalla mamma,ma lei non vuole. 
Allora sposto la zia vicina i nonni i quali non 
percepiscono nessun problema per la sua vicinanza.
Nel frattempo la mamma di B... chiama la figlia vicino a 
loro e comincia a stare meglio.

Faccio avvicinare la nonna di B... e la metto di fronte alla
zia di B... si guardano ma non c'è nessuna reazione 
nonostante intervenga per dirle che ha lasciato suo figlio 
in orfanotrofio e sua cognata(la zia),si è presa cura di lui 
togliendolo da lì per accudirlo. A questo punto metto
a confronto madre e figlio, uno di fronte all'altro e si 
percepisce il gelo, non c'è nessun sentimento tra loro, 
è come se avessero un muro tra loro.

Il papà di B. si mette davanti alla moglie e alla figlia 
dicendo che lui deve proteggere la sua famiglia.
La madre dice che non sa cosa dirle e il figlio 
risponde che non sa cosa lei vuole, perché per lui è 
un'estranea ed una persona che non fa parte della 
sua famiglia.Dice: non ti posso voler bene, quasi ti odio, 
allontanati che mi soffochi con la tua presenza.

La faccia allontanare di un passo e lui sembra stare 
meglio. Lo invito a dire a sua madre quello che pensa, 
di tirare fuori il suo dolore di esprimere quello che ha 
sempre pensato. Da subito non ha nessuna reazione, 
non lo guarda in faccia poi dice che si è sentito solo ma 
che adesso è un uomo di viver solo per sua moglie 
e la figlia.La madre vive di queste parole e lui inizia ad 
alterarsi dicendole di andarsene perché non serve
che lei stia lì, lei fa per allontanarsi e gli dice che se questo 
che lui vuole lo accetta.

A questo punto intervengo, facendole dire alla madre che 
lo ama, lui risponde che non gli interessa
egli viene da stringerle la mano come ad una sconosciuta.
Sono vicini, ma lui non riesce guardarlo in faccia. 
Lei si avvicina cercando di abbracciarlo e lui non fa 
nessun gesto. A questo punto la mamma di B... cioè la 
moglie, interviene dicendo a tutti due di farla finita e di non 
comportarsi come bambini,che non ne può più, che si 
decidano perché la stanno facendo davvero lunga.

Interviene la rappresentante di B.. dicendo che lei ne deve 
stare fuori, perché è giusto che la risolvono tra loro e che 
lei non deve intromettersi.
La situazione è statica, all'improvviso prende un cuscino e 
lo avvolgo in un lenzuolino per rappresentare un neonato 
e cerco di metterlo tra le braccia della nonna di B...
Lei inizia sbiancare dicendo che non lo può tenere, cerca di 
allontanarsi, non vuole farle del male.

Io insisto per metterlo nelle sue braccia, ma lei si spaventa 
e mi dice di aiutarla tenerlo,di non lasciarlo nelle sue braccia, 
ma di sostenerlo. Allora le dico che io ci sono ed ecco che 
lei sorride,lo guarda, e dico che è molto piccolo e dal bisogno 
di te. Lei inizia piangere, dicendomi lo so ma ho paura di farle 
del male. Lo accarezza, piange, ed in quel momento"sento" 
che si stanno sciogliendo delle tensioni. 

Allora le dico, guarda adesso è cresciuto, ed è un uomo.
Guardalo bene, mi risponde piangendo, si vede che è 
cresciuto bene, ma io non avrei potuto crescerlo così
non ero capace, ho avuto paura di fargli male, per questo 
ho preferito farlo crescere da altri.
Ma io l'ho sempre amato. In questo momento dico a lui, 
guardala negli occhi e dille quanto ti è mancata,
si guardano, scoppia a piangere e si abbracciano. 

Dopo faccio avvicinare tutta la famiglia,la moglie, la figlia 
e il nonno in un lungo abbraccio tutti insieme. 
La moglie a questo punto dice che non sente più quel 
senso di soffocamento di prima, ma che finalmente percepisce, 
tutto l'amore che c'è è che questo le dà una grande pace.
Ma che dire al rappresentante di B... delle frasi ai suoi genitori 
e subito dopo ai nonni. Poi la faccia allontanare, per tornare 
subito dopo a inginocchiarsi davanti a loro. 

Con molta commozione i genitori le danno la loro benedizione 
per affrontare il cammino da sola con serenità.
Finisce così la costellazione.
Rita

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei molto in gamba Rita, ed io sono felice per quello che fai, e anche tutto il resto.
Aquilotta

aries_moon ha detto...

Grazie Cara Aquilotta .. se sono brava lo lascio dire agli altri . per me la cosa importante è far arrivare il messaggio , dare la possibilità di migliorare il percorso scelto aiutando e in questo caso aiutando me stessa .. è un dare e ricevere che fa crescere entrambi .

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